Ecco tutto ciò che dobbiamo sapere sul petrolio bianco
Cosa è il petrolio bianco
Il petrolio bianco è comunemente chiamato petrolio lampante perché veniva utilizzato per accendere le lanterne a petrolio. Alla vista questo petrolio è un liquido trasparente, ma dal forte odore caratteristico che lo identifica subito come derivato del petrolio.
Composizione
Il petrolio bianco è una miscela di idrocarburi più o meno raffinata
ottenuta dalla distillazione del petrolio greggio.
Il suo nome chimico è esano – CH3(CH2)4CH3 – ed è un solvente molto potente
usato soprattutto nell’industria di vernici o per la lubrificazione in
meccanica.
Si presenta come un liquido incolore, limpido, con un odore tipico di idrocarburo.
Caratteristiche e potenzialità
Le sue principali caratteristiche sono
· la capacità di lubrificare pezzi meccanici come le catene dei motorini ma anche macchine industriali
· potenza solvente e per questo trova spazio nella realizzazione di vernici, smalti e cere sintetiche
· capacità combustibile e per questo sempre stato utilizzato come petrolio per le lampade o le stufe
· potere sgrassante e per questo è un rimedio utilizzato nei piccoli lavori domestici
Il petrolio bianco è insolubile in acqua ma solubile in solventi organici: ad esempio la cera d’api si scioglie completamente in questo liquido.
Il petrolio lampante è disponibile sia puro sia denaturato. Il prodotto puro è stabile, ha una velocità di evaporazione molto bassa e non si deteriora nel tempo.
Come si usaIl petrolio bianco è utilizzato fondamentalmente come sgrassatore per opere
di pulizia a fondo o smacchiatura di superfici particolarmente compromesse,
magari da macchie di catrame o ruggine o cera.
Ma vediamo tutti i principali utilizzi di questo liquido.
Viene utilizzato solitamente come:
· antiruggine
· solvente per vernici
· agente disincrostante nei lavori di pulizia
· smacchiatore per eliminare macchie di catrame, smalti e pitture
· lubrificante di parti meccaniche
· combustibile
Esempi pratici di utilizzo
Il petrolio bianco è usato in pratica
· per pulire la catena di bici o moto dalla ruggine
· per pulire armi da fuoco e armi ad aria compressa e lubrificarne gli ingranaggi
· come solvente per vernici
· per diluire vernici sintetiche e oleosintetiche per rendere il colore più brillante e maggiorare la resa del prodotto
· per rimuovere residui di cera
· eliminare macchie di ruggine e residui di pittura
· per togliere la vernice da una superficie
La versione raffinata, cioè il cherosene, è utilizzato come combustibile.
La versione profumata per le pulizie domestiche.
Altri usi
Il petrolio lampante può trovare impieghi
· insieme all’olio paglierino durante la rimozione di vernice da una superficie di legno. Passato alla fine infatti ridona nuovo vigore alle fibre del legno ridonando la tonalità originale
· come diluente di prodotti antitarlo ne aumenta l’effetto e ne semplifica l’utilizzo
· scioglie bitume e paraffina
Attenzione: NON è vero che il petrolio bianco si può usare contro i pidocchi. E’ una miscela di idrocarburi che causerebbe una reazione avversa se applicata sulle cute e, essendo assorbita dalla pelle, può provocare intossicazioni gravi.
Petrolio bianco: precauzioni d’uso
Il petrolio bianco o lampante va usato con attenzione e moderazione essendo una miscela di idrocarburi. In particolare, se si utilizza bisogna seguire alcune indicazioni di sicurezza:
· usare guanti protettivi
· indossare occhiali protettivi
· consigliabile anche una mascherina per imbianchini
Questa miscela di idrocarburi che si acquista in barattoli di latta, è un
prodotto stabile e poco volatile con bassa velocità di evaporazione che
va conservato lontano da sorgenti di calore e lontano da mani inesperte.
Il suo punto di autoaccensione è difficile da raggiungere (210 °C) ma il suo
punto di infiammabilità è compreso tra i 21° e i 55 °C.
Come smaltire il petrolio bianco
Il petrolio bianco è altamente inquinante e va smaltito in modo corretto con responsabilità.
Prima di tutto se viene utilizzato per faccende domestiche NON smaltire il
liquido residuo nel rubinetto. La stessa cosa per qualsiasi utilizzo: non va
smaltito nel rubinetto o nelle fognature ma va consegnato in discarica.
Bisogna fare attenzione e raccogliere il prodotto utilizzato in un recipiente,
anche se viene usato in piccole dosi per il fai da te o per piccoli lavoretti
di bricolage.
Quindi chiamare il centro di raccolta rifiuti (ecocentro) per sapere come avviene lo smaltimento nel proprio comune. Di solito nel giro di qualche giorno vengono a ritirare il residuo inquinante, senza pagare nulla di più della normale tassa annuale, che si paga al comune di residenza (Tari).
Se si tratta di grandi quantitativi da smaltire la cosa diventa più complessa: le aziende sono tenute per legge a comunicare la presenza di rifiuti inquinanti, di raccoglierli adeguatamente e di consegnarli periodicamente al centro specializzato nel ritiro di materiali inquinanti.